Grande successo di pubblico, giornalisti nazionali ed internazionali, televisioni ed esperti del settore enologico, per il primo importante evento organizzato da “ Fisar in rosa “ , che si è svolto Sabato 9 aprile 2011 presso la sala degustazioni del Vinitaly di Verona, dal titolo “Le donne e il vino, una degustazione al femminile”.
Luisella Rubin, consigliere nazionale Fisar, ha presentato le relatrici, produttrici di aziende vitivinicole note in tutto il mondo, sottolineando come la presenza di una donna in campo enoico sia di notevole importanza.
Nel ruolo di moderatore del convegno,Gladys Torres, sommelier e giornalista, ha introdotto l’argomento sull’importante contributo delle donne nel mondo del vino, che grazie alla loro sensibilità e al loro lavoro spaziano dalla produzione, alla comunicazione, alla degustazione e alla commercializzazione del prodotto diventando ambasciatrici del nostro territorio conosciuto per le sue eccellenze in tutto il mondo.
La prima domanda inerente il ruolo della donna nel mondo del vino, viene rivolta a Chiara Soldati, dell’azienda La Scolca, Presidente del movimento Turismo del vino, che ha parlato dell’importante premio “De@terra” ricevuto presso il Ministero delle politiche agricole dedicato ad imprenditrici donne, per essersi distinta per creatività e originalità imprenditoriale fornendo un apporto significativo alla crescita economica sociale e culturale delle aree rurali. La Dott. Soldati ha poi delineato l’ascesa della donna in un mondo che per molto tempo è stato tipicamente maschile, e ha presentato il “Gavi 2010”(Alessandria-Piemonte), brillantemente introdotto e illustrato da Karen Casagrande miglior sommelier Fisar 2010. Un vino prodotto da un vigneto di oltre 60 anni, che esprime la sua delicatezza e la sua forza, con persistenti note di frutta secca, da abbinare a risotto e fiori di zucca.
La Dott. Patrizia Felluga, Presidente del Consorzio tutela dei vini Collio e Carso dell’azienda Zuani, ha presentato un Collio bianco doc 2010(Friulia Venezia Giulia) proveniente dai 12 ettari della sua azienda che produce questo vino composto da friulano, chardonnay, sauvignon e pinot grigio, anche se i veri ingredienti per la produttrice sono la terra, il clima, l’amore, la forza e le persone di questo territorio.
Elena Martusciello, Presidente dell’Associazione Donne del Vino , dell’azienda Grotta del Sole (Napoli) , ha evidenziato che nel sud Italia la presenza delle donne in campo enologico avviene più lentamente che al nord, ma è sempre in continua crescita. La “Falangina Campi Flegrey doc 2009” presentata in modo accurato dalla sommelier Karen, ha trasmesso ai numerosi degustatori presenti in sala, tutta l’energia della terra del sud e al naso sensazioni fresche e fruttate con una nota di tostato di nocciole e pesca che avvolgono persistemente il palato.
Susanna Bianco, produttrice di Barbaresco dell’azienda Gigi Bianco (Langhe-Piemonte),un azienda a conduzione familiare composta da tre ettari di terreno con 12 mila bottiglie l’anno,ha esposto le sue prime difficoltà di” donna nel mondo del vino” quando gli importatori volevano trattare preferibilmente con una figura maschile, difficoltà ora, ampiamente superate. E’ poi seguita la degustazione del “ Barbaresco Ovello 2007”, un vino limpido, brillante, omogeneo che esprime forza ed eleganza con un gioco di acidità e alcolicità notevoli, sebbene al palato non vengano percepite.
Ultima relatrice di indiscussa fama Donatella Cinelli Colombini, produttrice- Fattorie del Colle di Trequanda (Siena), che nel realizzare la sua azienda “Casato Prime donne”si mise in contatto con la scuola di enologia di Siena chiedendo di poter assumere un enologo, le risposero che bisognava prenotarlo con anni di anticipo ma che se voleva una figura femminile non c’era problema, poiché non erano richieste da nessuna cantina; nasce così il progetto Prime donne, addirittura in fase di costruzione della cantina, elimina come previsto dalle norme, i servizi igienico-sanitari per uomini, poiché decide di costituire un azienda tutta al femminile. Crea così un Brunello dedicato alle donne dichiarando che la sua impresa è stata come l’aver creato un paio di scarpe con il tacco per uomini.
Chiude i lavori il segretario nazionale della Fisar Mario del Debbio, complimentandosi per la riuscita ed il successo di una kermesse tutta al femminile estremamente interessante ed avvincente per le storie raccontate e per l’illustrazione attenta ed elegante delle degustazioni. Molti gli interventi dei giornalisti presenti in sala che hanno apprezzato notevolmente i vini proposti, la direttrice di una rivista al femminile dell’America latina si è complimentata con le produttrici e ha domandato loro dove poteva acquistare tali eccellenze italiane. Infine Rossana Cellini della ditta Farmitaly ha gentilmente omaggiato le Signore presenti con un cavatappi fornito al suo interno di un coltellino estraibile per tagliare la capsula ideato per l’occasione di colore rosa con impresso lo stemma Fisar.
Storie di vita vissuta e raccontata da donne che hanno contribuito ad esportare il nostro made in Italy con grande successo, l’abilità e la gentilezza del moderatore, la giornalista Gladys nell’esporre le domande e nell’introdurre gli argomenti, la maestria e la professionalità di Karen Casagrande nell’illustrare i vini e dello staff delle sommelier donna che servivano in sala, hanno certamente favorito il successo dell’evento.
Raffaella Castellucci
Resp. Uff. Stampa F.I.S.A.R. Alessandria